PALERMO.
INCONTRO FORMATIVO DEI TOC DELLA SICILIA OCCIDENTALE
In
data 16 febbraio 2020 si è tenuto a Palermo, presso la chiesa del Carmine
Maggiore, l’incontro dei TOC della Sicilia Occidentale. Dopo l’affettuosa
accoglienza del TOC di Palermo e di P. Pietro Leta, rettore della chiesa, si è
dato inizio ad un importante momento di formazione e condivisione sul tema “L’uomo
custode del creato è inviato da Dio ad aver cura della casa comune”.
Ad
introdurre i lavori P. Antonino Mascali, nostro Assistente Provinciale, che ci
ha omaggiati della sua presenza, presenti l’Assistente spirituale Zonale P. Giuseppe
Basile, la Presidente Zonale Pina Spanò,
relatore Padre Alberto Neglia della comunità dei Frati di Pozzo di
Gotto.
Padre
Alberto, con il suo pregevolissimo intervento, ha offerto a tutti noi preziosi
spunti di riflessione sulla
base dell’Enciclica di Papa Francesco “Laudato Sii” esortandoci a riconoscere
l’importanza della salvaguardia del creato attraverso una rinnovata e
consapevole spiritualità che ci chiama tutti, nessuno escluso, ad una crescita
nella sobrietà, alla capacità di godere con poco, ad un ritorno alla semplicità
che è l’unica strada per salvare il fratello, noi stessi, e, per conseguenza, il creato.
Altro
importante e graditissimo momento, dopo il pranzo, una visita brillantemente guidata da P.
Pietro
Leta, rettore della bellissima Chiesa del Carmine Maggiore di Palermo; P.Pietro,
che nel tempo ha approfondito con ricerche personali le conoscenze sulla storia
della Chiesa del Carmine Maggiore, delle sue opere architettoniche, dei
dipinti, degli stucchi, delle statue presenti nella Chiesa ci ha accompagnati
in questa visita molto coinvolgente. Siamo stati felici di poter apprenderne i
particolari e ammirare tali tesori del Carmelo, il momento più emozionante, il
bacio del reliquiario contenente la “Sacra Spina”.
In
conclusione, come da programma, in aula la Prof.ssa Giuseppina Torre ha
condotto, dopo una sua breve introduzione, gli interventi dei convenuti sul
tema trattato.
Infine,
con l’intervento
della Presidente Zonale e i saluti di tutti i convenuti si è
conclusa questa piacevolissima giornata.
SCHEDA MENSILE VERSO LA SANTA MONTAGNA
Insieme
agli altri Ordini mendicanti, anche l’Ordine carmelitano nasce nel contesto
storico dei grandi movimenti penitenziali del Medioevo. Abbiamo già ricordato
che anche la pratica del pellegrinaggio era un percorso di cambiamento di vita,
spesso definitivo, tagliando tutti i legami per potere aderire a Cristo.
Persino in quella che pensiamo fosse una “società cristiana”, nei primi secoli
del secondo millennio, vivere come penitenti era percepito come una scelta
controcorrente. Il senso della penitenza, tipico di ogni tradizione religiosa e
che per noi cristiani affonda le sue radici nell’ebraismo abbracciando ogni
epoca della storia della Chiesa, non è semplice mortificazione o rifiuto di ciò
che è terreno. È una ricerca di semplicità, di sobrietà, anche di rinuncia, ma
che ha sempre una finalità che, in ultima analisi, è Cristo Gesù. E questo lo
ritroviamo espresso con forza nella proposta di vita che il Carmelo offre e che
è stata vissuta dai Santi. Si tratta di seguire Lui, “mite ed umile di cuore”
(Mt 11,29), condividere le Sue sofferenze (cfr. Ef 3,10), la Sua passione
vissuta per amore e con amore (cfr. Gv 15,13). Non è, allora, uno sforzo eroico
o un atteggiamento di disprezzo di se stessi, ma una risposta che ci
alleggerisce dalle zavorre di ciò che, pur essendo “buono”, può essere
“eccessivo” oppure ambiguo, per ritrovare la libertà di noi stessi nell’avere
“dominio di sé” (Gal 5,22), nel seguire Lui solo e nel potere servire i
fratelli guardando a quando il Signore tornerà (cfr. Mt 9,15). Fare penitenza è
annunciare che la nostra vera patria non è qui, ma presso il Signore (cfr. Fil
3,20), e tutto è transitorio. “Penitenza” è anche il nome che la Chiesa dà al
Sacramento della Confessione, ministero della misericordia di Dio che perdona i
peccati e ci chiede di rinnovare il nostro impegno nella carità. Come ogni
anno, la Quaresima ci apre molte possibilità, da accogliere con slancio e
giusta motivazione.
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