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giovedì 3 ottobre 2019

NOTIZIE ONLINE 14/2019





SCHEDA MENSILE VERSO LA SANTA MONTAGNA

Carissimi,dopo la pausa estiva riprendiamo il nostro "cammino insieme".
Quest'anno lo faremo in compagnia di due "Angeli" carmelitani: Sant'Angelo di Licata e il Beato Angelo Paoli.
Due ricorrenze importanti che tutto l'Ordine vuole celebrare al meglio:gli ottocento anni dal martirio a Licata (Agrigento) di Sant'Angelo e i trecento anni dalla morte a Roma del Beato Angelo Paoli.
In allegato trovate: a) la scheda formativa preparata anche quest'anno dal nostro P.Provinciale Roberto Toni in collaborazione con una nostra giovane sorella del TOC di Licata, Viviana Giglia;
b)una lettera di accompagnamento che spiega il motivo del tema che svilupperemo quest'anno;
c)una stesura sintetica della vita del martire,e a seguire,la descrizione analitica dei fatti che hanno contraddistinto la storia del martire carmelitano.
Quindi oltre la scheda da approfondire e studiare nel proprio gruppo (nove temi di ampio respiro e tutti collegati tra loro), avremo delle schede tematiche che ci consentiranno di conoscere meglio le virtù e il carisma del santo il cui culto si diffuse dopo la sua morte non solo in Sicilia ma in tutto il mondo carmelitano.
Un grazie a Giuseppe Caci del TOC di Licata che curerà le schede del Martire Angelo di Licata e a Silvio per la grafica della scheda
Iniziamo miei cari confratelli e consorelle a goderci il nuovo anno serenamente all'insegna di quella comunione fraterna che da sempre ci contraddistingue...e perchè no, impegnandoci  ad essere più santi così come ci ricorda Papa Francesco.
Buon cammino!
Fraternamente
Michele Bonanno





LAZIO. ESERCIZI SPIRITUALI AI TOC
Dal pomeriggio del 5 fino al pranzo di domenica 8 settembre il TOC del Lazio ha effettuato i primi esercizi spirituali della zona, sotto la magistrale direzione dell' assistente spirituale zonale padre Giovanni Grosso, presso la casa Foyer de Charité di Ronciglione in provincia di Viterbo. I focolari della Carità sono ispirati dalla mistica francese “Marthe Robin” che passò la maggior parte della vita costretta da una malattia a letto e che per 50 anni si cibo' solo dell' eucarestia. Ella è molto legata al Carmelo perché le apparse santa Teresa del Bambin Gesù e del volto Santo per darle la missione di continuare il suo cammino. Le 17 terziarie che hanno stazionato in accoglienti camere singole e sono state raggiunte in alcuni giorni da altri terziari, sono rimaste entusiaste della struttura e del suo circondario, ma soprattutto della calorosa accoglienza da parte di suor Pascal e gli altri membri e da Don Pierrick Rio, nonché delle coinvolgenti spiegazioni di padre Giovanni delle beatitudini riportate nei Vangeli di Marco e Luca. Il TOC ha vissuto momenti di condivisione con Don Pierrick e gli altri il sabato pomeriggio con adorazione, vespri cantati e rosario e la domenica mattina con la messa a cui hanno partecipato alcuni fedeli della zona. Il forte entusiasmo insieme al ringraziamento a padre Giovanni, per le esaurienti catechesi e, soprattutto, per la pazienza egregiamente dimostrata ci hanno indotto a ripetere anche per 2020 questa bellissima esperienza.

Luciana


SICILIA. CONVEGNO ANNUALE DEI TOC
Dal 6 all’ 8 settembre, presso l’oasi francescana Madonnina del lago di Pergusa (EN), anche se una buona parte era assente, si sono ritrovati le Fraternite della Sicilia, per vivere questo impegno così importante per la vita comunitaria dei terziari. I presenti sono stati guidati a riflettere sul tema: La santità: il cammino di una vita.
Ognuno ha potuto cogliere che santità, più che con lo straordinario, ha a che fare con la vita ordinaria: vivere le cose ordinarie in modo straordinario; compiere le cose ordinarie con un amore straordinario. Essa, infatti, coincide, con la carità e l’amore.
Il cammino della santità è un cammino che uno sceglie personalmente ma poi vive in comunità, in cordata con gli altri fratelli e sorelle. Quindi non è espressione di un singolo ma di una comunità, e in quanto tale, la santità passa dalla fraternità.
Oggi, più che mai, la fraternità appare come un’utopia, forse dimentichiamo che la santità ha una forte tentazione tra il desiderio di Gesù e quello nostro che spesso vuol far prevalere la legge del proprio io.
Questa sintesi di pensiero è stata sviluppata dal Priore provinciale p. Roberto Toni, dall’Assistente provinciale p. Nino Mascali, dalla Presidente zonale Pina Spanò e dal Presidente provinciale Michele Bonanno.
A conclusione, i convegnisti, su richiesta, si sono recati a Enna, presso la chiesa del Carmine, per celebrare con la realtà locale l’Eucarestia e darsi appuntamento al prossimo anno.


CRISTINA BETTI: UNA TERZIARIA ALL’INSEGNA DELLA SANTITÀ
Durante questo periodo estivo, molte le email che sono arrivate per raccontare la festa del Carmine, accompagnati anche da saluti che qui uniamo in un unico abbraccio. Però, c’è ne una in particolare che presta la nostra attenzione e che desideriamo comunicare: la morte di una mamma 45enne: Cristina Betti, terziaria carmelitana.
Di lei non abbiamo dati biografici per poterla descrivere meglio ma quelle pochissime raccolte le mettiamo a disposizione, insieme a una sua testimonianza (in allegato).
La Betti dai social viene ricordata come: «una mamma splendida Cristina. Una moglie splendida. Una donna splendida che ha costruito una famiglia splendida». Nel 2013 è stata colpita dalla SLA (sclerosi laterale amiotrofica), ribattezzata da lei “Somma Lode all’Altissimo”, «eppure è rimasto tutto splendido. Lei, i suoi tre figli, suo marito, la tribù di parenti e amici. Con la caparbietà e la dignità di una leonessa, Cristina si é giocata fino all’ultimo secondo la vita. Per vivere, non per sopravvivere» (Forlì Today, 17 luglio).
Di lei il parroco di Roncadello, Don Nino Nicotra, racconta: «Ho visto il decorso progressivo della malattia che l’ha portata nell’ultimo anno e mezzo alla totale immobilità. Mi ha sempre stupito la sua fede granitica e ammirevole: amava la vita e voleva vivere, chiedeva al Signore la guarigione ma nello stesso tempo viveva la malattia con grande spirito di offerta e fiducia». «Amava la Chiesa – continua il parroco – ed era molto grata di aver ricevuto più volte la visita dei vescovi, prima di mons. Lino Pizzi e poi di mons. Livio Corazza. Aveva anche un grande senso della comunità: quando andavo a trovarla, prima ancora che potessi chiederle come stava, era lei che domandava della vita della parrocchia, dove era stata anche catechista, delle novità di Roncadello e della Casa della Speranza di Malmissole per i detenuti a fine pena. Quando poi si accorgeva che facevamo delle chiacchiere inutili ci fermava, ci invitava a far silenzio e a pregare».
La santità di Cristina era condivisa, chi la frequentava dice: “andare da lei era come frequentare Gesù”.
A chi la conosciuta, a chi la sta conoscendo attraverso queste poche parole possiamo dire che ci sta un’altra santa in Paradiso, una serva buona e fedele che ha ricevuto la giusta ricompensa con cui rimaniamo legati attraverso la comunione dei santi, sempre pronta ad indicarci la strada verso il Paradiso.
  fr. Vincenzo