SCHEDA MENSILE VERSO LA SANTA MONTAGNA
Carissimi,dopo la pausa estiva riprendiamo il nostro "cammino insieme".
Quest'anno lo faremo in compagnia di due "Angeli" carmelitani: Sant'Angelo di Licata e il Beato Angelo Paoli.
Due ricorrenze importanti che tutto l'Ordine vuole celebrare al meglio:gli ottocento anni dal martirio a Licata (Agrigento) di Sant'Angelo e i trecento anni dalla morte a Roma del Beato Angelo Paoli.
In allegato trovate: a) la scheda formativa preparata anche quest'anno dal nostro P.Provinciale Roberto Toni in collaborazione con una nostra giovane sorella del TOC di Licata, Viviana Giglia;
b)una lettera di accompagnamento che spiega il motivo del tema che svilupperemo quest'anno;
c)una stesura sintetica della vita del martire,e a seguire,la descrizione analitica dei fatti che hanno contraddistinto la storia del martire carmelitano.
Quindi oltre la scheda da approfondire e studiare nel proprio gruppo (nove temi di ampio respiro e tutti collegati tra loro), avremo delle schede tematiche che ci consentiranno di conoscere meglio le virtù e il carisma del santo il cui culto si diffuse dopo la sua morte non solo in Sicilia ma in tutto il mondo carmelitano.
Un grazie a Giuseppe Caci del TOC di Licata che curerà le schede del Martire Angelo di Licata e a Silvio per la grafica della scheda
Iniziamo miei cari confratelli e consorelle a goderci il nuovo anno serenamente all'insegna di quella comunione fraterna che da sempre ci contraddistingue...e perchè no, impegnandoci ad essere più santi così come ci ricorda Papa Francesco.
Buon cammino!
Fraternamente
Michele Bonanno
LAZIO. ESERCIZI SPIRITUALI AI TOC
Dal
pomeriggio del 5 fino al pranzo di domenica 8 settembre il TOC del Lazio ha
effettuato i primi esercizi spirituali della zona, sotto la magistrale
direzione dell' assistente spirituale zonale padre Giovanni Grosso, presso la
casa Foyer de Charité di Ronciglione in provincia di Viterbo. I focolari della
Carità sono ispirati dalla mistica francese “Marthe Robin” che passò la maggior
parte della vita costretta da una malattia a letto e che per 50 anni si cibo'
solo dell' eucarestia. Ella è molto legata al Carmelo perché le apparse santa
Teresa del Bambin Gesù e del volto Santo per darle la missione di continuare il
suo cammino. Le 17 terziarie che hanno stazionato in accoglienti camere singole
e sono state raggiunte in alcuni giorni da altri terziari, sono rimaste
entusiaste della struttura e del suo circondario, ma soprattutto della calorosa
accoglienza da parte di suor Pascal e gli altri membri e da Don Pierrick Rio,
nonché delle coinvolgenti spiegazioni di padre Giovanni delle beatitudini
riportate nei Vangeli di Marco e Luca. Il TOC ha vissuto momenti di
condivisione con Don Pierrick e gli altri il sabato pomeriggio con adorazione,
vespri cantati e rosario e la domenica mattina con la messa a cui hanno
partecipato alcuni fedeli della zona. Il forte entusiasmo insieme al
ringraziamento a padre Giovanni, per le esaurienti catechesi e, soprattutto,
per la pazienza egregiamente dimostrata ci hanno indotto a ripetere anche per
2020 questa bellissima esperienza.
Luciana
SICILIA. CONVEGNO ANNUALE DEI TOC
Dal 6 all’ 8 settembre, presso l’oasi francescana
Madonnina del lago di Pergusa (EN), anche se una buona parte era assente, si
sono ritrovati le Fraternite della Sicilia, per vivere questo impegno così
importante per la vita comunitaria dei terziari. I presenti sono stati guidati
a riflettere sul tema: La santità: il cammino di una vita.
Ognuno ha potuto cogliere che santità, più che con
lo straordinario, ha a che fare con la vita ordinaria: vivere le cose ordinarie
in modo straordinario; compiere le cose ordinarie con un amore straordinario.
Essa, infatti, coincide, con la carità e l’amore.
Il cammino della santità è un cammino che uno
sceglie personalmente ma poi vive in comunità, in cordata con gli altri
fratelli e sorelle. Quindi non è espressione di un singolo ma di una comunità, e
in quanto tale, la santità passa dalla fraternità.
Oggi, più che mai, la fraternità appare come
un’utopia, forse dimentichiamo che la santità ha una forte tentazione tra il
desiderio di Gesù e quello nostro che spesso vuol far prevalere la legge del
proprio io.
Questa sintesi di pensiero è stata sviluppata dal
Priore provinciale p. Roberto Toni, dall’Assistente provinciale p. Nino
Mascali, dalla Presidente zonale Pina Spanò e dal Presidente provinciale
Michele Bonanno.
A conclusione, i convegnisti, su richiesta, si sono
recati a Enna, presso la chiesa del Carmine, per celebrare con la realtà locale
l’Eucarestia e darsi appuntamento al prossimo anno.
CRISTINA BETTI: UNA TERZIARIA ALL’INSEGNA DELLA SANTITÀ
Durante questo periodo estivo, molte le email che
sono arrivate per raccontare la festa del Carmine, accompagnati anche da saluti
che qui uniamo in un unico abbraccio. Però, c’è ne una in particolare che
presta la nostra attenzione e che desideriamo comunicare: la morte di una mamma
45enne: Cristina Betti, terziaria carmelitana.
Di lei non abbiamo dati biografici per poterla
descrivere meglio ma quelle pochissime raccolte le mettiamo a disposizione,
insieme a una sua testimonianza (in allegato).
La Betti dai social viene ricordata come: «una
mamma splendida Cristina. Una moglie splendida. Una donna splendida che ha
costruito una famiglia splendida». Nel 2013 è stata colpita dalla SLA (sclerosi
laterale amiotrofica), ribattezzata da lei “Somma Lode all’Altissimo”, «eppure
è rimasto tutto splendido. Lei, i suoi tre figli, suo marito, la tribù di
parenti e amici. Con la caparbietà e la dignità di una leonessa, Cristina si é
giocata fino all’ultimo secondo la vita. Per vivere, non per sopravvivere»
(Forlì Today, 17 luglio).
Di lei il parroco di Roncadello, Don Nino Nicotra,
racconta: «Ho visto il decorso progressivo della malattia che l’ha portata nell’ultimo
anno e mezzo alla totale immobilità. Mi ha sempre stupito la sua fede granitica
e ammirevole: amava la vita e voleva vivere, chiedeva al Signore la guarigione
ma nello stesso tempo viveva la malattia con grande spirito di offerta e
fiducia». «Amava la Chiesa – continua il parroco – ed era molto grata di aver
ricevuto più volte la visita dei vescovi, prima di mons. Lino Pizzi e poi di
mons. Livio Corazza. Aveva anche un grande senso della comunità: quando andavo
a trovarla, prima ancora che potessi chiederle come stava, era lei che
domandava della vita della parrocchia, dove era stata anche catechista, delle
novità di Roncadello e della Casa della Speranza di Malmissole per i detenuti a
fine pena. Quando poi si accorgeva che facevamo delle chiacchiere inutili ci
fermava, ci invitava a far silenzio e a pregare».
La santità di Cristina era condivisa, chi la
frequentava dice: “andare da lei era come frequentare Gesù”.
A chi la conosciuta, a chi la sta conoscendo
attraverso queste poche parole possiamo dire che ci sta un’altra santa in
Paradiso, una serva buona e fedele che ha ricevuto la giusta ricompensa con cui
rimaniamo legati attraverso la comunione dei santi, sempre pronta ad indicarci
la strada verso il Paradiso.
fr. Vincenzo